Si propongono alcuni classici percorsi si per escursionismo in MTB (muscolare o elettrica), sia per tradizionali gite a piedi. Percorsi non estremi ma alla portata della maggior parte dei visitatori.
Si propongono grandi classici come il Giro del Latemar, adatto a utenti esperti, e percorsi facili per famiglie. Classificazione in base al criterio facile-medio-difficile, difficoltà che sarà differente a seconda che si utilizzi la MTB "muscolare" o "elettrica".
• Facile: gita per famiglie, adatto a persone non allenate e/o con conoscenza limitata nell'uso del cambio di una bicicletta (esempio: giro in ciclabile di breve durata).
• Medio: gita non per principianti; richiede conoscenza nell'uso di una bicicletta: nessun dubbio su uso di cambio-freni e su come si cambia una camera d'aria dopo una foratura. Richiesto un buon equilibrio. L'impegno fisico e le difficoltà tecniche non sono gravosi (esempio Tour del Latemar),
• Difficile: giro impegnativo per utenti esperti. Richiesto un buon allenamento di base e capacità di affrontare discese sterrate con tratti con pendenza importanti. Trattasi tuttavia di giri non "estremi" ma ancora alla portata di molti appassionati (esempio: Tour Valvenegia-Segantini)
Proposta iniziale di bike-tour (nota: bisogna tener conto che alcuni percorsi hanno tratti non ancora agibili in sicurezza)
• Predazzo-Panchià e ritorno con un percorso ad anello che sfrutti i nuovi tratti di ciclabile. Attività di mezza giornata.
• Tour medio: Giro del Latemar (Passo Feudo-Carezza-Moena)
• Tour difficile: Val Venegia (Predazzo, Moena, telecabina Lusia, Passo Lusia, Pian dei Casoni, Segantini)
Per iniziare si propongono giri semplici; volendo si possono inserire gite più impegnative ma accessibili a molti come Valmaggiore-Lago Moregna.
• Facile: percorso dell'acqua a Predazzo, per famiglie, Due ore.
• Facile/Medio: Predazzo, Ziano Valaverta, ritorno per sentiero naturalistico lungo Avisio. Tre ore,
• Facile/Medio: Predazzo, Sottosassa, Gigante di Pietra, ritorno. Tre ore.
Spettacolare giro attorno al gruppo del Latemar, sui sentieri delle antiche storie di principi e fate; percorso caratterizzato da splendidi paesaggi, verdi boschi e dalla bellezza del Lago di Carezza dove,nella leggenda,si infranse un arcobaleno.
• Impegno: medio. Richiesta abitudine a stare qualche ora in sella.
• Difficoltà tecniche: medio. Qualche breve tratto richiede prudenza ed eventualmente bici a spinta.
• Lunghezza: 42 km
• Salita accumulata (escluso parte impianti risalita): 262 m
• Discesa accumulata: 1386 m
• Quota massima: 2180 m slm
• Quota minima: 1050
• Durata prevista: 5/6 ore
• Percorribilità: metà giugno-metà settembre
• Ciclabilità: 100%
• Fondo: misto asfalto/offroad
• 56% di off-road
giro in E-MTB all'Alpe di Lusia e val Venegia; partenza e arrivo dalla Piazza Santi Filippo e Giacomo a Predazzo. Da Predazzo si va verso la Valle del San Pellegrino, sopra Moena e si prende l'impianto che porta a Le Cune. Si scende a Passo Lusia e da qui si scende ancora verso il Parco Naturale di Paneveggio. Si sale poi, attraverso la Val Venegia a Baita Segantini. Poi rientro; all'inizio lungo la strada del Passo Rolle e poi lungo la forestale 233/232 (per Ponte Scofa).
giro tra Predazzo e Ziano; con incluso il percorso naturalistico dell'Avisio; partenza e arrivo dalla Piazza Santi Filippo e Giacomo a Predazzo.
passeggiata tra le vie di Predazzo per vedere le storiche fontane; partenza e arrivo dalla Piazza Santi Filippo e Giacomo.